LA stampa 3d esiste da decenni ma chi ha avuto l’intuizione geniale di renderla praticabile da chiunque e portarla fra le quattro mura di casa,ha aperto nuovi scenari dando l’opportunità di sviluppare sistemi e dispositivi che possano essere di notevole interesse sia nel quotidiano che nell’ambito medico. Chi possiede un minimo di inventiva e praticità nell’assemblare parti meccaniche ed elettroniche,ha come unico limite per la realizzazione di progetti o dispositivi nel campo del 3d , la propria fantasia. Le applicazioni nell’ambito medico possono essere svariate , dalla realizzazione di modelli per la simulazione organica o protesica, sino alla vera e propria realizzazione di modelli che possano sostituire parti biomeccaniche del nostro corpo.
LA MANO
Un modello d’esempio tra i più complicati da realizzare, sia per le parti biomeccaniche, nervose e sensoriali, è la mano.
E’ un sistema biomeccanico molto complesso la sua innervazione è talmente fitta, come anche la muscolatura , che la rende oggetto di notevoli studi da parte di enti della ricerca scientifica al fine di poter realizzare prototipi e modelli quanto più possibili vicini alla realtà ed aiutare sogetti che vivono la disabilità dell’arto.
I costi di tali sistemi sono il limite che impedisce l’ausilio di standard di alto livello usufruibile da chiunque ne abbia bisogno. Non tutti possono permetterselo. Ecco che la prototipazione home3d ,anche se ad oggi i modelli realizzati sono un po rudimentali, viene incontro a queste esigenze offrendo varie opportunità e soluzioni che possono risolvere verosimilmente alcuni deficit. E’ il caso del piccolo Liam che ha un deficit alla mano destra. Da tempo il suo arto superiore destro non poteva usufruire dell’attività prensile, avendo ripercursioni sia dal punto di vista emotivo che fisico .
IL 3D…. UNA QUESTIONE UMANA
Grazie ad un Maker Americano è stata messa a punto una mano bionica rudimentale, realizzata dapprima in legno per il piccolo Liam, poi dopo diverse prove ed esperimenti fu messo a punto un modello stampabile in 3D che potesse andar meglio.
All’inizio la morsa della mano era molto debole, ciò causato dalla inefficienza dell’arto , quindi dalla debole propagazione degli impulsi nervosi a livello periferico. Con l’andare del tempo dopo vari esercizi di recupero, la tenacia messa dal piccolo Liam i movimenti e la forza prensile della mano bionica si affinavano sempre più.
Grazie all’intervento di questo maker Americano e alla forza di volontà di Liam sono stati realizzati diversi modelli della mano stampabile e messe a disposizione di molti bambini bisognosi che vivono in Africa.
Un tempo era impensabile riuscire ad aiutare una persona che avesse dei deficit realizzando modelli stampabili di alcune parti del corpo , se pur di materiale diverso e rudimentali, integrandoli con sistemi di elettonica opensource, oggi la tecnologia e l’elettronica stanno arrivando a livelli tali da farci superare quelle barriere che i costi di realizzazione li rendevano insuperabili per molti.
Sicuramente stiamo vivendo un momento di trasformazione nel quale dobbiamo cogliere quelle che possono essere delle vere e proprie opportunità di crescita e farle diventare delle realtà concrete e tangibili per il futuro e per il bene degli altri oltre che per le proprie tasche.
Di Vito Traversa.
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