Tantissime le novità presentate anche quest’anno al 3DPrint Hub Parma, la fiera dedicata alla prototipazione e ai processi produttivi industriali che anno dopo anno sembra assumere sempre piu’ importanza, a giudicare dall’affluenza di visitatori e dal numero di aziende ospitate.
La Stampa 3D, con la sua capacità di realizzare modelli, prototipi e prodotti personalizzati a costi decisamente inferiori rispetto ai sistemi produttivi tradizionali, assume sempre piu’ importanza per l’industria italiana che mai come ora è alla ricerca di un rilancio produttivo.
Sei grandi capannoni ospitano centinaia di aziende che abbracciano una infinità di processi industriali con convegni di settore, ma è nel padiglione 6, dove ha sede la sezione dedicata a 3DPrintHub che concentriamo la nostra attenzione.
Ritroviamo quasi tutti i marchi e operatori che avevamo già incontrato al 3DPrintHub di Milano (vedi articolo) , ma in questo caso ci concentriamo solo sugli operatori Italiani e sui loro prodotti (approfondiremo con articoli monografici nei prossimi giorni)
Tra i primi stand incontriamo Gianni della Gimax3d, azienda di Prato, attiva da 20 anni nel campo dell’automazione che da circa 3 anni ha aperto una divisione per la produzione di Stampanti 3D.
Gianni (Gimax)
Le stampanti 3D della Gimax, disponibili in 3 modelli e due colori,coprono dal piccolo al grande formato, sono caratterizzate da grande solidità, da un sistema di gestione completamente open-source; sono assemblati con componentistica italiana e sono in grado di utilizzare filamenti di ogni genere, senza obbligare l’utente all’odiosa pratica delle cartucce preconfezionate che lo legano necessariamente alla casa madre, che nella maggior parte dei casi tende ad tenerle alti i prezzi.
La loro gamma di stampanti offre caratteristiche di precisione meccanica degne di nota (10 micron sull’ asse z, 40 micron asse x,y, piano riscaldato e guide lineari con pattini a ricircolo di sfere per la massima affidabilità meccanica)
3 modelli di stampanti proposte dalla Gimax
Un’azienda giovane (nel campo delle stampanti 3d) tuttavia molto solida nelle competenze e fortemente motivata ad innovare in questo settore.
Il vicino stand della Esagono srl presenta la loro MeltedByte XL, stampante grande formato caratterizzata dalla possibilità di ospitare una fresa ad alta velocita al posto dell’estrusore che puo’ essere sostituito con facilità,permettendo oltre che fresare, di incidere, forare e tagliare vari materiali ferrosi e legno oltre ad quelli plastici.
Ovviamente e’ in grado di stampare con la maggior parte dei filamenti plastici disponibili in commercio; con un volume di stampa notevole di 280x280x500 mm , il piano riscaldato e una velocità massima di 200 mm/s per una definizione da 100/200/300 micron, permette la stampa di oggetti di notevole dimensioni, come il set di fucili ospitati in mostra , che offrono caratteristiche estetiche veramente realistiche (sono stati stampati interamente in 3d a meno della canna in metallo, di lavorazione industriale e lucidati con un composto a base di acetone).

Fucili stampati con MeltedByte XL
Interessante anche il fondo lunare interamente ricreato in 3d , presentato in fiera e ottenuto con l’utilizzo della fresa a partire da un piano pieno, che ben focalizza le possibilità offerte da questa macchina.
Anche lo stand di Industrie Additive, azienda torinese operativa da molti anni nei settori industriali di profilatura a freddo, propone con Guido Gamerro (nella foto) la loro OPENBOT, una stampante con un formato di stampa di 150×300 mm , caratterizzata da un doppio estrusore, piano di stampa riscaldato, connessione wifi e videocamera integrata per seguire lo stato di avanzamento delle stampe anche da remoto.
Offre una precisione di 50 micron e 9 micron sul posizionamento z, e l’accesso ai controlli da ogni device.


Stampante 3D OPENBOT
Industrie Additive ha sviluppato una soluzione proprietaria innovativa, in fase di brevetto che, attraverso un controllo diretto della temperatura dell’oggetto in costruzione;
questo procedimento allevia i fenomeni conseguenti al raffreddamento del materiale (che possono compromettere la qualità di produzione) migliorando le prestazioni complessive di stampa senza dover sigillare o riscaldare l’intera camera costruttiva.
L’azienda sta effettuando anche delle sperimentazioni su sistemi economici di stampa con metalli, utilizzando saldatori industriali montati su stampanti 3d per ottenere oggetti grezzi in metallo che poi possano essere rifiniti con i trattamenti industriali convenzionali.
In questo modo pensano di realizzare a breve un prototipo in grado di stampare grosse quantità di metallo ad alta velocità , creando una definizione di massima dell’elemento da avviare successivamente ad una postproduzione per la rifinitura.
Spheror
Nell’ambito dei sistemi di scansione 3d , abbiamo preso visione dei sistemi di scansione laser presentati dalla Scanny3D.
L’azienda marchigiana, presenta i suoi scanner, che permettono l’acquisizione veloce di oggetti anche molto piccoli e pieni di dettagli, permettendone dal reverse engineering, alla prototipazione rapida per calzature e modelli di oreficeria, e facilitandone la modellazione e creazione di stampi tecnici.
L’azienda propone vari tipi di scanner, di varie dimensioni e con differenti caratteristiche .
Oltre ai sistemi di scansione è di nota anche il loro Spheror (foto a sinistra) sistema di acquisizione automatizzata fotografico ad alta definizione, che permette la restituzione di oggetti con visione a 360 gradi dell’oggetto, utilissimo ad esempio negli e-commerce , dove la tendenza attuale è quella di dare una definizione emozionale dell’oggetto rendendolo il piu’ vicino possibile alla realtà.
Presso lo stand Abacus, l’azienda piacentina leader nel settore CAD/CAM cdal 1989, propone oltre ai software di modellazione, i suoi sistemi di scanner 3d a presa manuale , laser o a luce strutturata.
Molto interessante la loro nuova periferica aptica, ClayTools che abbiamo provato personalmente che restituisce la sensazione di “toccare” l’oggetto sul quale si sta operando, restituendone la sensazione tattile, garantendo la possibilità di modificarlo su video come se si stesse fisicamente manipolando l’oggetto.
Strumento formidabile per le modellazioni artistiche, per il restauro e per artisti nativi digitali

ClayTools( device aptico)
Attrattivi anche i loro scanner per scansione orale ad uso ortodontico che permettono di eliminare il calco nella bocca dei pazienti, arrivando direttamente alla definizione del modello da utilizzare sia per il provvisorio che la corone in zirconio che presenta i vantaggio di essere più leggera di quelle convenzionali in metallo ceramica, più resistente, di grande impatto estetico e soprattutto assolutamente compatibile con l’organismo umano, poichè non causa nessun tipo di allergia.
Potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel settore dentale
Infine presso lo stand di EGS , spin-off del dipartimento di ricerca e sviluppo di Engines Engineering S.p.a., Serena Santoro e Simone Zanasi mi mostrano con entusiasmo il loro JSCAN, un sistema integrato plug&play (monta infatti proiettori, sistema acquisizione, piano motorizzato e hardware) al quale ci si può collegare direttamente con mouse e tastiera, essendo di fatto un vero e proprio computer.
Offre un sistema di scansione a luce strutturata e permette acquisizioni di oggetti a definizioni incredibili.
La loro mission e’ quella di fornire un “prodotto DIGITALE” praticamente perfetto, al massimo della definizione ed esente da errori, pronto per essere esportato in tutti i formati adatti alla stampa 3D o ad altre lavorazioni industriali, mantenendo al tempo stesso la possibilità di ricreare il modello matematico che sta dietro ad ogni geometria, così da poterla successivamente modificare con i sistemi CAD/CAM.
Insomma tante novità e soluzioni originali in un settore che sembra ogni anno di più’ riflettere una rivoluzione industriale alle porte.
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