L’Architetto e Designer Julian Hakes recentemente avuto dato un esempio della sue rivoluzionarie Scarpe Mojito stampate in 3D, per l’expo “Shoes: Pleasure and Pain” nel Victoria and Albert Museum. La mostra, che va da metà giugno 2015 fino alla fine del mese di gennaio 2016, è stato curata per esaminare gli estremi di calzature da tutto il mondo, e include circa 200 paia di scarpe.
I disegni vanno da un semplice sandalo decorato in foglia d’oro puro dall’antico Egitto fino a disegni elaborati dai creatori contemporanei.
Le collezioni di scarpe Mojito di Hakes hanno ricevuto il premio Drapers dedicato al “migliore progettista di calzature 2012” e le calzature del designer londinese prenderanno posto come parte della collezione permanente del Victoria and Albert Museum quando la mostra finirà.
Hakes, che gestisce le sue varie pratiche da uffici a Londra e Hong Kong, ha utilizzato una stampante Ultimaker 2 3D per costruire vari prototipi e iterazioni delle scarpe e durante 3D Print Show di New York ha esposto le sue prime versioni della linea di calzature come parte della sfilata.
Come architetto, Hakes aveva lavorato a Londra per più di 10 ann,i prima di spostare il focus del suo lavoro verso la moda – e sulle scarpe in particolare.
“Una notte di fine estate in studio stavo pensando la progettazione di calzature in generale,” dice Hakes “Mi sono chiesto perché ci fosse la necessità di una pedana nelle scarpe,per supportare i tacchi alti. Quando vedo una impronta sulla sabbia è molto chiaro notare che la forza principale va sul tallone che fa una impronta piu’ profonda e da lì è partita l’idea di creare una scarpa che permettesse uno scarico migliore del peso aiutando anche le ossa e tendini ad una postura piu’ corretta. ”
Hakes ha cominciato a esplorare il problema con lo stesso approccio che avrebbe avuto per la progettazione di un ponte. Ha esaminato tutti i parametri coinvolti e poi cercato “il più semplice, elegante – poetico” da enfatizzare
Espressione delle forze entra in gioco all’interno dei materiali utilizzati per realizzare un unica geometria avvolgente che inizia sotto la pianta del piede dalle punte al tallone avvolgendo tutto il piede in una scarpa , la Mojito appunto, dall’estetica suggestiva e dal design funzionale
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