La Biennale di Venezia è una delle esposizioni artistiche tra le piu’ importati d’Italia che viene svolta ogni due anni (sempre negli anni dispari) sul’arte contemporanea ed è la biennale originale a cui altri , nel resto del mondo, si sono ispirati. La Fondazione della Biennale sostiene l’iniziativa economicamente e organizza una serie di eventi separati.
Nell’esposizione ‘A word of Fragile parts’ (che rimarrà aperta fino al 27 novembre 2016) la Biennale di Venezia assieme al Victoria and Albert Museum (V & A) e Minifactory esplorano le minacce che la conservazione dei siti del patrimonio mondiale e di come la produzione di copie può aiutare nella conservazione di manufatti culturali.
Incertezza ecologica, terrorismo internazionale e crescenti esigenze del turismo sono solo alcuni dei fattori che mettono a rischio di distruzione e perdita siti del patrimonio mondiale e prezionosi artefatti culturali. Le copie e le scansioni sono emersi come un modo di mitigazione del rischio, fornendo documenti di valore della cultura, e offrendo alternative per un pubblico esigente che vogliono sperimentare siti storici e oggetti di prima mano.
Scan the World è un progetto che è stato avviato nel 2014 che ha lo scopo di eseguire la scansione e sculture di stampa 3D e punti di riferimento di tutto il mondo in diverse istituzioni museali e nei luoghi pubblici. Questi modelli 3D sono quindi resi disponibili on-line da scaricare gratuitamente. Attraverso la produzione di queste sculture 3D stampata, Scan the World rende l’arte accessibile a coloro che sono ipovedenti o non sono in grado di viaggiare per vedere le sculture di persona. Il progetto promuove il patrimonio culturale, e mette in evidenza gli aspetti educativi che le tecnologie 3D possono offrire. Chiunque può contribuire al progetto con una macchina fotografica o un telefono intelligente. Finora oltre 3500 sculture sono state stampate e archiviate nella collezione.
La mostra ‘A word of Fragile parts’ esplora la minaccia di distruzione di siti del patrimonio e degli oggetti, mostrando come la tecnologia 3D e le copie possono aiutare a preservare importanti artefatti culturali. La produzione di copie ha significato molto nel corso del 19 ° secolo in cui vittoriani erano preoccupati di mostrare opere d’arte e di architettura di tutto il mondo, a beneficio del pubblico. L’importanza di copie di produzione è diminuito nel tempo, ma scan the world continua a dimostrare il suo valore con la mostra alla Biennale di Venezia.
Jonathan Beck, responsabile di scansione del progetto , ha commentato: “E ‘un onore incredibile esporre alcuni degli oggetti da Scan the World con il V & A alla Biennale di Venezia. E ‘eccitante per mostrare come la tecnologia 3D può aiutare la conservazione e aiutare le persone a impegnarsi con l’arte e l’architettura da tutto il mondo. ”
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