La gigantesca stampante 3D sarà al centro di un parco tecnologico che nasce a Massa Lombarda in collaborazione col Comune
Nasce un parco tecnologico di stampa 3D con al centro la BigDelta di WASP alta 12 metri. Succede a Massa Lombarda (Ravenna) grazie alla collaborazione tra l’azienda romagnola e il Comune, che ha messo a disposizione un’area verde nella zona industriale del paese, in viale della Cooperazione.
Oggi, martedì 22 marzo 2016, la firma dell’accordo tra il sindaco Daniele Bassi e Massimo Moretti di WASP. Ai primi di aprile l’avvio dei lavori.

Lo scopo dell’iniziativa è duplice. WASP, azienda leader nella stampa 3D, intende divulgare lo stato attuale della sua tecnologia attraverso la realizzazione di un villaggio ecosostenibile e a basso costo. Massa Lombarda diventerà così un importante centro di sperimentazione tecnologica sulla stampa 3D, un’esperienza unica in Italia e probabilmente al mondo.
“Da sempre – dichiara il Sindaco Daniele Bassi – Massa Lombarda è un territorio d’innovazione e l’importante accordo siglato oggi dimostra che l’unione di energie, impegno e creatività tra l’Amministrazione comunale e imprenditori privati particolarmente capaci come Massimo Moretti, rappresenta un elemento decisivo di crescita a beneficio della nostra città e dei giovani a cui intendiamo consegnare un futuro adeguato, che possa corrispondere alle loro speranze”.
“Abbiamo deciso di chiamare il parco tecnologico Shambalha – annuncia Moretti – dal nome del luogo mitico che rappresenta la città della pace, della tranquillità e della felicità, una città evoluta sia a livello spirituale sia tecnico, di cui si parla in migliaia di documenti e che fa parte dell’immaginario collettivo. La casa, il cibo, il lavoro e la salute sono ciò di cui l’uomo necessita per vivere – prosegue Moretti – Nella nostra Shambalha stamperemo case, ma anche sistemi di coltivazione verticale di diverse dimensioni. Inoltre ci sarà un laboratorio con stampanti compatte per creare oggetti (dal complemento d’arredo al biomedicale, all’oreficeria, alla ceramica). E grazie alla collaborazione di alcuni artisti intendiamo sviluppare anche un progetto culturale”.
Sarà la realizzazione pratica di un concetto di economia sostenibile che WASP ha “battezzato” Maker Economy. Si tratta di un nuovo modello in cui tutto può essere autoprodotto, dove esiste la possibilità di non dipendere da entità che detengono il monopolio produttivo. Il modello della Maker Economy è esportabile ovunque, ancor più che nella nostra società potrebbe funzionare dove ancora non esistono un tessuto produttivo e una rete di infrastrutture ben funzionanti. Come è noto il progetto di WASP è rivolto in particolare ai Paesi più poveri del mondo.
La BigDelta fu presentata in anteprima mondiale al raduno “La realtà del sogno”, svoltosi sempre a Massa Lombarda il 18, 19, 20 settembre 2015 con la partecipazione di alcune migliaia di persone. Successivamente, in ottobre, la stampante gigante è stata portata a Roma e montata all’ingresso della Maker Faire 2015, dove ha suscitato uno straordinario interesse.
Rimasta per un po’ in letargo per ragioni climatiche, ora la BigDelta torna al lavoro e in una sede permanente. L’accordo siglato oggi ha infatti la durata di tre anni, rinnovabili.
CARATTERISTICHE TECNICHE BIGDELTA
Le Big Delta sono macchine modulari componibili sia in altezza che in larghezza.La configurazione BigDelta 12m è appunto alta 12 metri e larga 7, monta inoltre dei bracci di 6 metri, anch’essi modulari. Tutti i sistemi che compongono la macchina sono entro i 3 metri in modo tale da poter essere caricati su un camion.La BigDelta 12m lavora a 220 volt ma può funzionare anche a 60, perché i motori e l’elettronica sono stati realizzati per poter essere alimentati da pannelli solari.
Tre contrappesi azzerano i pesi in gioco, portando la macchina a essere un sistema in equilibrio. Questo approccio consente di ridimensionare fortemente i consumi, mantenendoli attorno al kilowatt. Sebbene i motori – quello dell’estrusore compreso – siano da 400 watt, non lavorano mai alla massima potenza. La BigDelta 12m è in grado di muovere l’estrusore con un carico da 0 a 200 kg, spostando quindi grosse quantità di materiale. Per ridurre le vibrazioni è preferibile mantenere il peso attorno ai 40-50 kg.
I materiali
Nonostante i materiali estrudibili siano molteplici, l’estrusore è stato progettato per lavorare con impasti contenenti fibre lunghe. Il motivo di una scelta simile è il cuore del progetto: fin dall’inizio il nostro desiderio è stato quello di estrudere terra e paglia. Non occorre quindi sminuzzare la fibra, che, paradossalmente, funziona meglio quando è lunga.
Sono state svolte sperimentazioni anche con altri materiali inerti. Le strade percorribili sono di due tipi: possono essere utilizzate materie prime di origine naturale e materiali tecnici specifici. Per quanto riguarda le terre crude, queste possono essere alleggerite con vermiculite o con altri materiali leggeri naturali.
Gli impasti sintetici o tecnici possono invece essere costituiti da materiali cementizi o calce, uniti, ad esempio, a vetro soffiato o argilla espansa. Si sono ottenuti ottimi risultati anche inserendo polistirolo all’interno del cemento. Questa soluzione rende l’impasto notevolmente leggero abbattendo al contempo i costi, non abbiamo però fatto un’analisi di ciò che comporta a livello d’impatto ambientale. E’ logicamente molto più facile utilizzare materiali di sintesi o tecnici rispetto a impasti naturali, ancora tutti da scoprire. Il nostro campo di applicazione si rivolge ai secondi: stiamo testando impasti a base di argilla o calce arricchiti da canapa o canapulo, o, ancora, materiali soffiati (molto divertente l’applicazione in cui si inseriscono pop-corn all’interno dell’impasto per generare delle bolle d’aria).
Un’altra interessante sperimentazione di alta tecnologia e basso impatto ambientale è quella con i geo-polimeri uniti ad argilla.
La velocità di stampa
Fino ad ora la velocità massima è di 400 mm/s. La rapidità di stampa dipende anche dalla quantità di materiale presente dentro l’estrusore. Il tema cruciale per quanto riguarda questa macchina non è la velocità ma l’accelerazione, che sarà anch’essa inversamente proporzionale al peso dell’estrusore. La possibilità di aumentare l’accelerazione richiede l’utilizzo di pompe esterne che azzerano il carico della macchina, rifornendo in modo continuativo l’estrusore di materiale. La BigDelta 12m si presta a stampare materiali reperiti sul luogo e questo apre ad una serie di applicazioni inedite, sia per quanto riguarda la costruzione di abitazioni che il recupero di resti archeologici.
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