Biomodex è una startup francese con sede a Parigi e Boston che si è specializzata sullo sviluppo di simulatori chirurgici stampati in 3D adatti sia alla pianificazione chirurgica specifica per il pazienche che alla formazione medica. Fondata da Sidarth Radjou e Thomas Marchand nel 2014, la giovane azienda sviluppa organi sintetici utilizzando la tecnologia di stampa 3D. Grazie all’imaging medico, Biomodex crea e stampa in 3D organi e altre parti del corpo con la stessa forma e le stesse proprietà dell’organo reale del paziente permettendo ai chirurghi di pianificare ed eseguire operazioni prima dell’intervento vero e proprio sul paziente, comprese le procedure, come la perforazione dell’osso, sutura dei tessuti molli, l’impianto di dispositivi medici e dimensionamento delle parti anatomiche.
Gli organi sintetici stampati in 3D possono anche essere utilizzati per formare gli studenti di medicina in un modo molto piu’ diretto rispetto alle immagini o alle sezioni di cadavere (molto difficoltose da ottenere per ovvi motivi) garantendo una fedeltà realmente simile agli organi reali grazie alla tecnologia messa a punto da Biomodex che permette di riprodurre parti con le corrette caratteristiche biomeccaniche del tessuto, come l’elasticità, durezza e morbidezza.
Biomodex vede molti vantaggi in questo settore dal momento che i modelli in plastica sono piu’ facili da memorizzare per gli studnti e i chirurghi rispetto a parti anatomiche dioì cadaveri e un altro plus indiscusso è che questa tecnologia permette di riprodurre malattie o problemi specifici su cui i chirurghi vogliono fare pratica prima dell’intervento come ad esempio un braccio con frattura scomposta o una gamba.
Un altro vantaggio è che simulazione 3D è spesso l’unico metodo per la formazione per le malattie pediatriche dal momento che i minori per legge, non sono autorizzati a donare i propri organi alla scienza medica. Biomodex ha recentemente vinto il premio Pulse FES nella categoria “E-salute”, sta attualmente operando in Francia, Belgio, Germania, Russia, Australia e Giappone ed ha ottenuto un finanziamento iniziale pari a 3,2 milioni di euro nel mese di aprile
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