Un’osservazione che sentiamo fare molto spesso da coloro che sono coinvolti con la stampa 3D è che la tecnologia può avere dei limiti, ma viene da pensare che il limite più grande è che i progettisti (e ingegneri, in realtà la maggior parte degli ingegneri) non sono ancora pienamente compreso come sfruttare il nuovo possibilità creative che offre.
Caracol, un giovane studio di design con sede a dei Navigli di Milano è una struttura di progettazione dove questi sforzi di comprensione sono stati fatti e stanno dando frutti interessanti. I fondatori sono un gruppo multietnico e multi-disciplinare, formati da un ingegnere della Columbia, due designer del Politecnico di Milano e un laureato in Economia che hanno unito le loro esperienze accademiche per imbarcarsi in un progetto che si concentra sulle applicazioni di design per interni ed esterni, a partire da una conoscenza approfondita della stampa 3D.
In effetti, la squadra sta sperimentando con più tecnologie , assemblando due stampanti Rostock delta 3D e armeggiando con la loro DeltaWASP 2040. Questo, però, è solo l’inizio in quanto , l’ingegnere Felipe ha anche lavorato a esplorare sistemi come l’Open Beam Kossel e altri kit open source e ha intenzione di esplorare anche le tecnologie a base di resina liquida (LDP)
Il risultato è che le stampe 3D fatte da Caracol hanno un’eccellente qualità e precisione e in alcuni casi sembrano prodotti finiti spaziando dalla scultura alla gioielleria, passando per l’illuminazione, con un occhio di riguardo alla “estetica della macchina 3D”.
Lo studio Caracol incarna quindi i tre aspetti del ciclo creativo, cioè la progettazione, l’ingegnerizzazione e la prototipazione rapida. “Il nostro primo obiettivo è quello di costruire nuove stampanti che ci possano consentire di lavorare con volumi maggiori , al fine di prototipare artefatti su una scala più ampia e sostenere la produzione di progetto di sistemi che conservino il focus su valori sociali,” ha detto Jacopo Gervasini, uno degli studi co -founders, . “Lavorando entro i canali giusti stiamo scoprendo che esiste una forte domanda di design unici e originali che possiamo creare con la stampa 3D.”
Lo studio, ospitato in un loft, situato vicino banchine dei Navigli, ristrutturate recentemente a Milano, è uno spazio luminoso pieno di stampe e stampanti 3D. Hanno sperimentato con sia con il PLA che con una gamma di materiali, in particolare filamenti a base di metallo e in carbonio realizzate da colorFabb. In attesa dell’arrivo di stampanti 3D più grandi , Caracol utilizza la stampa 3D e le loro abilità progettuali per creare strutture modulari complesse, come la lampada modulare Bilbo.
Per questo ed altri progetti stanno anche sperimentando le tecnologie multi-materiale compreso il taglio laser e processo al CNC per la realizzazione con materiali “nobili” come il legno e il metallo. La loro esperienza con la stampa 3D è già abbastanza vasta eppure sembra è che siano solo all’inizio del loro percorso professionale.
articolo originale di Davide Sher
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