Vi siete mai chiesti come facciano le persone cieche o ipovedenti ad vivere le stesse emozioni che ciascuno di noi ha di fronte ad un monumento o un’opera d’arte?
Beh, questi ragazzi hanno avuto un’idea che potrebbe fornire una soluzione.
L’Associazione culturale Quid nata nel 2013 dall’idea di Claudia Melissa Barbarito, Giuliano De Pascali, Valentina Giusto, Fabio Dell’Onze e Duilio Madaro,un gruppo di amici legato dalla passione per la storia e l’arte sta sviluppando un progetto vero e proprio su questo argomento promuovendo destinazioni turistiche attraverso la modellazione e stampa in 3D di monumenti storico/artistici o reperti museali da installare all’interno di mostre esperienziali/sensoriali accessibili a non vedenti e/o ipovedenti.
Utilizzando le innovazioni tecnologiche e tenendo conto dei bisogni ,delle esigenze e delle diversità dei soggetti interessati implementano servizi turistici su misura garantendo una alta esperienza legata ai sensi (tatto, olfatto, udito).
L’obiettivo è la promozione della cultura e la fruizione del patrimonio artistico, rendendolo accessibile anche a persone con disabilità visive attraverso percorsi multisensoriali ed esperienze tattili.
Accessibilità per “Città tra le mani” significa agire concretamente per abbattere qualsiasi forma di barriera, sia essa architettonica, sensoriale, culturale o sociale permettendo al turista di diventare il vero protagonista di un’esperienza di scoperta. Nello specifico i percorsi multisensoriali promossi da “Città tra le mani” sono rivolti a non vedenti ed ipovedenti, ma anche a vedenti i quali bendati hanno la possibilità di poter vivere la stessa esperienza.
In questo modo si offre la possibilità di toccare con mano l’arte, ad esempio i monumenti riprodotti in 3D, ma anche di mettere in gioco tutti gli altri sensi stimolati nel corso del percorso attraverso riconoscimenti uditivi, olfattivi e gustativi di odori, rumori, musiche e sapori tipici della località che si vuole promuovere.
Città tra le mani promuove un turismo accessibile e si propone come un format replicabile in tutti quei contesti predisposti a voler accogliere esperienze in cui è “vietato non toccare” (slogan del progetto).
Nello specifico, i promotori del progetto si occupano della fase di rilievo dei monumenti attraverso foto, recuperate per mezzo dell’impiego mezzi tecnologici specifici quali il drone oppure il laser scanner, oppure planimetrie da rimodellare con l’impiego di adeguati software.
Città tra le mani ha il partenariato di Autodesk, in quanto la Fondazione filantropica Autodesk ha creduto nel progetto e ha concesso la licenza per l’uso di suoi programmi di modellazione oltrechè di un partenariato con Fablab Lecce per la stampa dei modelli.
Come si può notare dal video realizzato da D.A.F. – Digital Art Factory, “Città tra le mani” ha già modellato e stampato elementi architettonici e monumenti di Lecce. Si tratta dei diversi tipi di colonne esistenti con annesso capitello (ionica, dorica, corinzia e tortile che è tipica del Barocco leccese), Porta Napoli (porta d’accesso all’interno della Lecce Vecchia, esempio del Rinascimento salentino), Palazzo del Seggio o il Sedile (esempio del Rinascimento salentino) e la Chiesa di S. Antonio di Nardò (esempio del Barocco).
Ad inizio maggio è prevista l’apertura del primo museo multisensoriale pilota a Lecce, precisamente nelle sale del museo del Teatro Romano, che ospiterà al suo interno la prima mostra multisensoriale dedicata al Salento. All’interno del museo multisensoriale sarà possibile effettuare visite esperienziali guidate e laboratori didattici destinati ad adulti.
Un progetto interessante che seguiremo nei suoi sviluppi futuri