NASA e America Makes hanno lanciato congiuntamente un concorso da 2,25 milioni dollari per la progettazione di una casa stampatea in 3D per gli astronauti su Marte . La speranza è che la stampa 3D e l’incorporazione dei rifiuti dei veicoli spaziali e materiali reperiti in loco possano aiutare ad realizzare alloggi.
Come spiega il sito 3D Printed Habitat Challenge: “Se siamo in grado di risolvere le necessità di materiali per le navi spaziali, saremo in grado di sviluppare soluzioni per una grande varietà di scenari, compresi quelli per di aiuti umanitari in caso di disastri sulla terra, dove è necessario un alloggio a prezzi bassi con accesso limitato ai materiali da costruzione tradizionali.
Rappresentazione artistica di un insediamento di Marte
La NASA vanta una lista di casi , in cui la ricerca per i viaggi spaziali, ha avuto ricadute nella vita di tutti i giorni, compresa la prima navicella spaziale di analisi strutturale che è stata successivamente utilizzata per le auto , e la ricerca di purificazione dell’acqua della Stazione Spaziale Internazionale che è stata implementata per la pulizia acqua potabile sulla Terra.
Così, mentre il progetto potrebbe sembrare frivolo e costoso , vi è un potenziale che potrebbe accelerare lo sviluppo di tecnologie applicabili alla nostra vita quotidiana, soprattutto in considerazione delle sfide progettuali dovute alle condizioni estreme di Marte .
Il concorso fa parte del progetto Centennial Challenges della NASA, che è stato avviato nel 2005 e offre premi in denaro per le idee pubbliche, portando fonti non governative nello sviluppo della tecnologia dell’organizzazione.
Guardandolo cinicamente, è un ottimo modo per ottenere un sacco di idee, senza spendere un sacco di soldi; da un punto di vista più positivo, è invece un modo per diversificare le idee che vengono prese in considerazione per i nostri futuri viaggi nello spazio.
La Stampa 3D in particolare, ha un grande potenziale in un eventuale viaggio umano su Marte, potendo ridurre significamente i carichi dei materiali e relativi costi, oltre ad avere un impatto enorme sulla progettazione del razzo: lo scorso aprile la NASA ha rivelato di avere stampato in 3D in rame una parte motore di razzo, e nel mese di novembre alla Stazione Spaziale Internazionale è stata creata la sua prima parte stampata in 3D)
parte del motore in rame stampato in 3D da ingegneri della NASA
La registrazione al concorso è iniziata la settimana scorsa, per la prima fase Habitat 3D, incentratata su concetti architettonici. Altre fasi si concentreranno su tecnologie di fabbricazione, sui materiali riciclabili e sui materiali indigeni di Marte, così come la creazione di un modello reale in scala reale, sulla Terra, per simulare le condizioni marziane. I primi 30 disegni della prima fas,saranno giudicati alla Maker Faire a New York il 26-27 Settembre 2015.