ESA annuncia l’intenzione di inviare la propria stampante 3D pop3d (Portable Printer On–Board) per la Stazione Spaziale Internazionale
Come probabilmente avrete sentito parlare, una società con sede a Moffett Field, in California, chiamata Made InSpace, ha recentemente inviato la prima stampante 3D nello spazio .
Con l’aiuto della NASA, la stampante dovrà essere utilizzata per una varietà di esperimenti interessanti che si speraporteranno ad applicazioni avanzate per la stampa 3D direttamente dallo spazio.
Presto, il Made in stampa 3D Space non sarà l’unico dispositivo di produzione additiva alla ISS. L’Agenzia spaziale europea (ESA),sta investendo pesantemente nella ricerca 3D, in particolare su basi spaziali sulla Luna o su Marte stampate in 3D da robot che permettano agli astronauti di vivere e lavorare lassù.
L‘ESA sarà anche essere l’invio di loro propria stampante 3D per la ISS nella prima metà del 2015.
La macchina, denominata Portable Printer On–Board (pop3d), che è stato sviluppato e costruita in Italia, grazieai finanziamenti ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e inizierà il suo viaggio verso la ISS in concomitanza con la missione Futura dell’ESA con l’astronauta Samantha Cristoforetti.
La stampante richiede potenza minima,e un minimo coinvolgimento dell’equipaggio per funzionare. Utilizzando un processo di estrusione fusa, il pop3d è a forma di cubo, misura 25 centimetri un lato, e un peso di circa 5,5 kg sullagravità terrestre. Esso stampa con PLA biodegradabile filamento come quelli utilizzati nelle macchine desktoppopolari come il MakerBot Replicator.
“Parte della sfida di progettare una stampante 3D per la stazione era di garantire il suo funzionamento senza influenzare l’ambiente ne l’equipaggio“, ha dichiarato Giorgio Musso di Thales Alenia Space Italia, ricercatore principale per il progetto.
L’astronauta Samantha Cristoforetti
Il piano è quello di avere la macchina per stampare vari oggetti sulla ISS e riportatre gli oggetti sulla Terra per ulteriori controlli e test in cui l’Istituto Italiano di Tecnologia saranno coinvolti.
L’ESA ha in programma di prendere in carico la nicchia di rucerca in cui la stampa 3D e lo spazio convergono.
“Ora abbiamo una comunità di persone che parlano insieme, pensare insieme e si diresse in una direzione comune.”ha spiegato Tommaso Ghidini, capo della sezione tecnologia dei materiali nel SEC
Sarà interessante vedere che tipo di collaborazione ci sarà tra la NASA, Made in Space e l’ESA su come proseguire l’utilizzo e le applicazioni di stampa 3D nello spazio. Se non altro, questo annuncio dovrebbe almeno accelerare la ricerca e lo sviluppo di pertinenza di Fabbricazione Additiva al di fuori dell’atmosfera terrestre.
Via: http://3dprint.com/…