
Dare vita a nuovi mondi è una sfida sia per l’industria cinematografica che per quella televisiva, ancora di più quando si tratta della creazione di creature e artefatti di fantascienza. Dietro alla realizzazione di un film o di una serie tv ci sono diversi team che si sono impegnati moltissimo per dare vita a questi mondi o per far apparire un oggetto sullo schermo qualche secondo.Nonostante i progressi della Computer-generated imagery e degli effetti digitali, il trucco protesico, gli oggetti di scena, i costumi e gli effetti meccanici continuano a essere una parte essenziale del cinema. Concettualizzare e produrre gli oggetti di scena richiesti è spesso molto dispendioso in termini di tempo e il programma serrato con cui lavora la maggior parte delle produzioni non lascia molto margine d’errore.

Nella nuova serie targata HBO Max, Raised by Wolves – Una nuova umanità, diretta da Ridley Scott e girata in Sud Africa, la stampa 3D ha fatto da motore per la creazione di un affascinante universo fantascientifico in cui due androidi, Padre e Madre, hanno la missione di crescere bambini umani su un altro pianeta dopo che la Terra è stata distrutta da una grande guerra.
Jaco Snyman, fondatore di Dreamsmith e lead Prosthtetics Designer della serie, e il suo team hanno dovuto lavorare con un programma serrato, con un intervallo di circa due-tre settimane tra ogni episodio per concettualizzare, prototipare, approvare e produrre le parti finali per ogni blocco di riprese successivo. Per ottimizzare i tempi e ottenere stampe in 3D precise e ricche di dettagli, i designer hanno integrato nel loro workflow le stampanti 3D stereolitografiche (SLA) di Formlabs.Jaco Snyman e il suo team hanno utilizzato ZBrush per la modellazione 3D e la stampa 3D per la prototipazione rapida, la realizzazione di stampi e la produzione di parti finali.
Protesi per la testa dell’androide
Per rendere il dispositivo della testa dell’androide delle dimensioni e della scala corrette, Snyman ha iniziato scansionando la testa dell’attrice. Ha poi stampato il dispositivo con la Clear Resin di Formlabs in modo da poter mostrare il liquido all’interno. Ha quindi dipinto le parti metalliche con pitture cromate e ha riempito le fiale trasparenti con una miscela di acqua e colorante alimentare giallo per simulare l’acido. Il pezzo finale è stato quindi utilizzato come parte di un apparecchio protesico.
Per questa maschera, il team di Snyman ha eseguito un calco dal vivo della testa dell’attore e poi ha scansionato in 3D il calco. Con il modello 3D in mano, hanno progettato le parti e stampato in 3D le singole parti con la Clear Resin. Dopo l’assemblaggio, l’hanno adattato alla testa dell’attore per essere indossato come parte della protesi del personaggio.Una scultura in argilla di questo teschio dalla superficie rigida avrebbe richiesto molto tempo, specialmente con tutte le sfaccettature poligonali e le parti dall’aspetto lavorato. Tuttavia, Snyman ha deciso di stampare il teschio con le sue stampanti 3D Formlabs, riducendo i tempi di consegna da oltre una settimana a un solo giorno.
Dissezione dell’androide

Immagine: oggetto di scena “androide” sul set
L’androide nella serie viene inoltre “squarciato” e Dreamsmith ha dovuto trovare una soluzione per mostrare la sua anatomia in modo realistico.
Basandosi sui progetti dell’androide creati dal concept artist Furio Tedeschi, il team ha iniziato con una scansione 3D dell’attrice e ha creato quattro strati interni utilizzando la stampa 3D: il primo strato di pelle, la pelle sottocutanea, le costole e la base sotto le costole. Per realizzare il primo strato di pelle, è stato progettato lo stampo del nucleo interno e generato lo stampo negativo. Questo è stato quindi diviso in quattro parti per la stampa 3D con una stampante 3D FDM (fused deposition modeling), assemblato e riempito di silicone per simulare la pelle. Lo strato di pelle sottocutanea e lo strato di base hanno seguito lo stesso processo. La lavorazione dei capelli e la pelle esterna sono state sapientemente dipinte e rifinite dalla Key Prosthetic Artist Ashley Alexander Powell.
Per quanto riguarda le costole, le parti finali sono state stampate direttamente con la Clear Resin di Formlabs, quindi assemblate e dipinte con una tecnica di trasferimento dell’oro mista a una finitura nera opaca per ottenere una piacevole variazione di colori e trame.

Questa mano meccanica articolata è stata una delle parti più impegnative su cui Snyman ha dovuto lavorare, dato il poco tempo a disposizione e la necessità di avere delle dita che si potessero posare. La mano è stata quindi scolpita digitalmente, suddivisa in parti per adattarsi alla piattaforma di costruzione e stampata con la Rigid 4000 Resin, utilizzando il software di Formlabs PreForm.
Dopo la stampa, l’artista Steven Saunders ha eseguito la finitura con lamina d’oro e una varietà di effetti di pittura per renderlo autentico e ben utilizzato.