LA stampa 3d ceramica (argilla) è da tempo uno degli argomenti piu’ attrattivi relativamente alle tecnologie di Stampa 3D, fulcro di sperimentazioni sulla piccola e sulla grande scala come è il caso di aziende come WASP e al loro WaspProject, che teorizza un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile, per realizzare unità abitative mediante i materiali reperibili sul posto, come argille e fibre, ma anche scarti di lavaggio delle sabbie e altro: il tutto a km0, autoprodotto, economico ed ecologico (non ci sono emissioni legate alla cottura di cementi o laterizi, nonché di trasporto) e senza dipendere da lontani fornitori o da mercati dove il prezzo è di fatto deciso da pochi fornitori in regime di oligopolio. Una visione particolarmente valida soprattutto per i paesi in via di sviluppo.

Sulla stessa linea, ma lavorando su una scala piu’ piccola EMERGING OBJECTS, è forse uno degli studi che ha sperimentato più a fondo materiali e processi di stampa 3D , con diversi progetti imponenti pubblicati in tutto il mondo. Ronald Rael e Virginia San Fratello, fondatori dello studio californiano,che inizialmente aveva effettuato sperimentazioni con materiali e processi a base di polveri ,ultimamente ha iniziato a concentrarsi sull’ estrusione con il loro progetto piu’ recente GCODE.Clay che è specificamente incentrato sulla estrusione di argille. La loro collezione GCODE.Clay si compone di una serie di oggetti stampati in 3D in porcellana, bmix, terracotta e argilla riciclata.
“In questo caso”, spiegano, “la stampante 3D viene spinta oltre i confini di quello che tipicamente definiamo l’oggetto stampato, creando una serie di errori controllati che creare una nuova espressione con l’argilla in cui entrano in gioco la plasticità del materiale, la gravità e il comportamento della macchina. “
L’ argilla stampata in 3D per estrusione è tipicamente definita dagli strati di argilla, le cui striature sono presenti sulla superficie dell’oggetto e questo viene generalmente considerato come un difetto di estrusione , tanto che i vari produttori sono tutti all’opera per cercare di diminuire le dimensioni dello strato per rendere la superficie piu’ liscia possibile .EMERGING OBJECTS, invece, ha decuiso di sfruttare questo difetto per farlo diventare £caratteristica” dell’oggetto stampato, che assume nella loro produzione l’aspetto di un prodotto tessile fatto di argilla filettata, arricciata
“In ogni oggetto, la struttura, il modello e la superficie raccolgono la luce che attraverso la ceramica diventa morbida agli occhi, e al tempo stesso dinamica, con particolari infattibili a mano che vengono resi possibili dal processo digitale “. Oltre ai vasi sono stati esplorati una serie di rivestimenti in ceramica come i “mattoni intelligenti” in 3D che potrebbero in un futuro servire come prototipi per sistemi di rivestimento in ceramica per l’edilizia. I componenti di rivestimento sono progettati per essere resistenti agli agenti atmosferici, sono sostenibili e possono creare una pelle dell’edificio decisamente unica e di alto valore estetico oltrechè funzionale come barriera all’acqua.
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