Chiunque di noi che abbia subito un frattura per incidente , a parte quello del dolore immediato ha sicuramente una ricordo vivo del periodo successivo in cui ha dovuto sopportare immobilità dell’arto, prurito e peso dovuti al tutore in gesso.Oggi un gruppo di laureati presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM),attraverso la loro startup Mediprint, si sta concentrando su come alleviare il problema , attraverso l’uso di tutori in 3D che diano molte meno complicazioni e risultino piu’ vantaggiose rispetto alla tecnica tradizionale con il gesso, ad oggi ancora in voga nella maggior parte degli ospedali del mondo.
“Il progetto è iniziato quando mia mamma ha avuto un incidente sul posto di lavoro e si è rotta la mano sinistra. All’ospedale hanno fatto male il suo gesso, e successivamente, a causa dei problemi subentrati, hanno dovuto rompere la mano di nuovo chirurgicamente per posizionare nel modo giusto l’arto. Tuttavia, hanno sbagliato ancora una volta il posizionamento della stecca interna di supporto causando alla fine il 50 per cento di disabilità in quella mano “, ha detto Zaid Badwan, socio fondatore di Mediprint.
Il loro prodotto brevettato, che il team chiama NovaCast, utilizza la tecnologia di stampa 3D per creare un supporto che è 10 volte più leggero del calco in gesso, facilmente rimovibile e soprattutto personalizzato sul paziente.
Cosa ancora più importante, è che il Nova Cast riduce notevolmente la possibilità di accumulare batteri e ulcere sotto l’area riducendo la possibilità l’osso possa non guarire correttamente. NovaCast richiede circa tre ore e mezzo per la stampa 3D e su misura, e viene formato senza alcuna scansione 3D dell’arto del paziente, e nonostante i vantaggi già offerti e una capacità produttiva di dispositivi medici di alta qualità, Mediprint è focalizzata sul miglioramento della suo processo.
“Stiamo facendo ricerca e sviluppo per ridurre il tempo di stampa ad un’ora,”, ha detto Badwan. “I prossimi passi sono quelli di portare questa tecnologia negli ospedali edi aumentare il numero di stampanti 3D a disposizione.”
Al fine di rendere il processo più pratico e veloce per i medici, Badwan ha progettato un software specializzato che permette misurazioni precise del dispositivo da definire senza la necessità di una scansione 3D. Il medico inserisce semplicemente alcuni dati del paziente, e il software genera automaticamente la geometria ottimale per il tutore stampato in 3D. Mediprint è ancora nelle prime fasi di sviluppo, e recentemente ha raccolto oltre $ 8000 sulla piattaforma di crowdfunding messicano fondeadora.mx che intende utilizzare per aumentare la capacità di stampa 3D di NovaCast in un percorso innovativo che molto probabilemnte cambierà per sempre il modo di curare e guarire le ossa rotte.
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