Alexey Yakovlev, direttore dell’Istituto di High Technologies a Tomsk Polytechnic University in Russia, ha appena dato un aggiornamento sul rivoluzionario Tomsk-TPU-120, un satellite CubeSat interamente stampato in 3D che sarà messo in orbita nel corso dell’ anno.
Tomsk-TPU-120, è un incredibile micro-satellitare sviluppato da quegli scienziati e stampato in 3D ,che è stato portato nell’aprile 2016 sulla Stazione spaziale internazionale, a bordo della navetta Progress MS-02 e che nel mese di maggio ha inviato i primi messaggi di prova al Tomsk Polytechnic per celebrare i 120 anni dell’università.
Adesso il satellite ,superasti i test, sarà immesso in atmosfera nel corso di una passeggiata nello spazio dai cosmonauti russi presumibilmente entro luglio 2017 e se tutto abdrà secondo i pianipresto seguiranno numerosi altri esemplari stampati in 3D
Secondo Alexey Yakovlev, Tomsk-TPU-120, è una punto di riferimento per produzione additiva, essendo il primo esempio di un satellite in cui l’intero involucro è stampato in 3D utilizzando un modello dinamico,e questa tecnologia può ridurre significativamente il tempo di sviluppo e il numero di prove su scala, permettendo di trovare nuove soluzioni ingegneristiche, e ridurre i costi del progetto.
Oltre al suo potenziale di risparmio di costi, la produzione additiva ha anche permesso agli scienziati di ottenere ulteriori vantaggi dalla Tomsk-TPU-120. Per esempio , i materiali stampati 3D hanno reso il satellite, leggero robusta, e in grado di resistere vibrazioni. Yakovled ha rivelato che il CubeSat potrà far parte di un grande gruppo di satelliti similari che potranno essere utilizzati per monitorare l’agricoltura, gli incendi boschivi, i cambiamenti climatici, e le risorse naturali.
Il progetto attuale è solo la prima fase di un progetto a lungo termine che ha l’intento di sviluppare piccoli satelliti multi-uso
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