Durante la conferenza stampa con cui ufficializzava il suo sbarco in Italia, il marchio spagnolo BQ aveva anche raccontato la filosofia dell’azienda, impegnata a riportare in Europa il ‘saper fare’ in ambito tecnologico. Partita dalla volontà di sei ingegneri spagnoli di mettersi a produrre oggetti tecnologici in madrepatria, la compagnia ha iniziato con le chiavette USB, passando poi agli e-reader, trampolino di lancio verso i tablet prima e gli smartphone poi. Uno dei sogni del cassetto di di BQ, è quello di fornire strumenti educativi per formare gli ingegneri di domani, quelli a cui in futuro sarà chiesto di creare oggetti tecnologici qui in Europa, senza dover per forza dipendere dalle capacità dell’Estremo Oriente o del Nord America.
All’open day organizzato a Madrid e nella conferenza stampa del CEO della compagnia iberica hanno avuto quindi molto spazio i prodotti educativi e quelli dedicati ai maker, con uno sguardo anche all’internet of things. Partendo proprio da quest’ultimo punto BQ ha messo in mostra Halu, una lampada disegnata, sviluppata e assemblata completamente da BQ in Spagna. Dotata di una scheda elettronica disegnata dalla stessa BQ adotta un sistema LED di provenienza giapponese per creare una lampada multicolore, comandabile da remoto via Wi-Fi tramite app. Halu non si limita connettersi a internet, ma è in grado anche di fungere da amplificatore per la rete Wi-Fi, estendendone la copertura. È pensata per creare un ecosistema di oggetti in grado di dialogare tra di loro per creare effetti particolari, il tutto con tecnologia e software open source. Sarà proposta €129.
È un gioco con scopi educativi il robottino Zowi: può insegnare molte cose ai bambini, dai rudimenti di programmazione a quelli di elettronica. È basato su una scheda elettronica Arduino compatibile disegnata da BQ, caratterizzata da Bluetooth integrato, per la connessione diretta – ad esempio – con smartphone e tablet.
Al suo interno troviamo una batteria da 4040mAh (per 8 ore di funzionamento), quattro servomotori Futaba s3003, una matrice LED 6×5 (in corrispondenza della bocca), due sensori a ultrasuoni (gli occhi), oltre a tre pulsanti programmabili. Utilizzando Bitbloq oppure l’app è possibile programmare il piccolo robot, che può camminare, ballare, saltare e interagire con l’ambiente. Naturalmente parte del gioco è anche smontarlo e rimontarlo, per imparare ‘come sono fatte dentro le cose tecnologiche’. Il prezzo di Zowi è di €99,90.
Dedicate ai maker sono le nuove stampanti 3D basate su scheda Arduino compatibilie Zum Mega 3D, che beneficiano di un estrusore rivisto, con rinnovato sistema di gestione termica, un sistema di autolivellamento a induzione e un meccanismo di trascinamento del filamento più efficace e robusto.
Witbox 2 riprende tutte le caratteristiche del primo modello (tra cui la possibilità di essere chiusa a chiave, per l’utilizzo in ambienti come la scuola), ma dovrebbe garantire un’area di stampa maggiorata (297x210x200mm), una precisione maggiore e soprattutto un’interfaccia più semplice grazie al nuovo display e alla UI a icone. Sarà proposta a 1.690€.
Stesso estrusore e display equipaggiano anche Hephestos 2, la versione da maker, stampante fornita in kit, ma resa ancora più facile da montare. Un tecnico BQ l’ha montata in diretta durante la conferenza stampa, in circa un’ora. Più robusta del modello precedente, non utilizza parti stampate in 3D, quindi dovrebbe garantire anche una precisione maggiore, anche se il prezzo lievita a €799,00, contro i €499 del modello precedente.
Il piano di stampa è stato però parecchio allargato (quanto quello ottenibile con il kit opzionale che viene venduto a €69,90) e ora permette di avere un volume di stampa di 210x297x220mm. Abbiamo incontrato tutti i prodotti dal vivo durante l’open day madrileno.
Sorgente: Il robot Zowi, le stampanti 3D, la lampada Wi-Fi Halu: molte le proposte BQ | Hardware Upgrade
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