Una recente collaborazione che ha visto come attori il governo australiano, la RMIT University di Melbourne, l’Università di Tecnologia di Sydney (UTS), l’ospedale St. Vincent’s Hospital Melbourne e la società di tecnologia medica Stryker fa capire la grande attenzione che il governo australiano pone sul settore della stampa 3D. Il progetto “Just in time implants“ mira alla produzione sul posto di strutture osse stampate in 3D per il trattamento del cancro osseo che spesso richiede la sostituzione dell’osso malato.Secondo i ricercatori avere a disposizione una stampante 3D in funzione a fianco dell’operazione, permette di avere l’impianto il più adatto possibile al suo scopo
Combinando tecniche di imaging specializzate, stampe 3D e l’accuratezza della chirurgia assistita robotica, i ricercatori offrono la possibilità di realizzare un impianto personalizzato sull’anatomia del paziente, per il chirurgo che puo’quindi rimuovere il cancro e riparare l’osso del paziente in una unica soluzione. Questo processo espanderà le opzioni chirurgiche disponibili ai pazienti e ai chirurghi e aumentando il potenziale dell’intervento chirurgico e il salvataggio degli arti malati
Gli impianti medici generalmente sono standardizzati in termini di forma e dimensione o possono richiedere settimane per essere consegnati se devono essere personalizzati. . La stampa 3D invece offre un nuovo viale più adattabile per la produzione di impianti.
La tecnologia consente ai medici e ai professionisti medici di modellare gli impianti basati su una specifica CT o MRI di un paziente e di produrli utilizzando materiali medici quali titanio o polimeri specidici per l’ambito medicale, in tempi molto brevi rispetto all’utilizzo convenzionale. Quello che è notevole del progetto “Just in time implants“ è che grazie all’implementazione della stampante 3D in ospedale, ad esempio adiacente alla sala operatoria, la produzione dell’impianto può essere spinta a ridurre ulteriormente il tempo di realizzazione/spedizione, stampando gli impianti in loco .
Oltre a migliorare la cura del paziente, l’iniziativa aiuterà anche a formare gli ingegneri medici nella stampa 3D, rendendo la tecnologia più accessibile all’interno del paese e quindi più sfruttabile. Il professor Emmanuel Josserand, direttore del Centro UTS per l’Affari e l’Innovazione Sociale, ritiene anche che il progetto Just in time implants avrà un impatto sul settore aziendale e sull’economia australiana.
Stryker, una società di tecnologia medica con sede a Michigan, ha recentemente fatto importanti passi nel settore della stampa medica 3D e recentemente ha ottenuto il sostegno di GE Additive attraverso una partnershipche mira a sviluppare le capacità mediche di stampa 3D di Stryker. La società ha anche ricevuto la clearance della FDA per vari impianti stampati in 3D.
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