Ormai non è una novità che il settore Medicale sta sperimentando metodi e processi per adoperare la Stampa 3d come mezzo concreto a migliorare la qualità delle cure e della ricerca. Questo processo evolutivo però, è rimasto in fase embrionale a causa degli elevati costi delle bioprinter, cosa che non permette a tutti i ricercatori di accedere alla tecnologia. Ultimamente le cose stanno cambiando, perchè nascono numerose star-up che hanno la mission di produrre questi macchinari ad un costo non eccessivo e non alla portata solo di grandi organizzazioni mediche. Di queste fa parte la Cellink3D, che ha lanciato sul mercato, con un prezzo d’attacco di soli 5000$, la INKREDIBLE.
Il prezzo così contenuto la fa piazzare nella fascia di mercato delle stampanti “prosumer” , ma questo non vuol dire che tutti potremmo stampare a casa i nostri organi di ricambio, ma sicuramente questo è l‘inizio di una rivoluzione che potrebbe andare in quella direzione. Ad un primo colpo d’occhio la macchina non ha nulla di diverso da una normale stampante FFF, ma dopo un’ analisi più accurata le differenze con quest’ ultima sono parecchie, infatti il materiale estruso non è un filamento ma è un “Inkgel” contenuto in degli stick simili alle comuni siringhe.
La camera di stampa è ermetica, ed ha un sistema di filtraggio e riciclo dell’aria, che la rende quasi del tutto sterile, il che si traduce in innumerevoli vantaggi per l’utilizzo di Inkgel con cellule vive. Inoltre è dotata di doppio estrusore e sensori di pressione. I suoi ideatori dichiarano che hanno progettato la Inkredible cercando di colmare le innumerevoli carenze dei Bioprinter gia presenti sul mercato a costi molto più elevati.
E’ ipotizzabile che da qui a breve vedremo nascere dei centri specializzati nell’offerta di servizi di stampa a Biologi e Ricercatori, implementando i volumi d’ affari per il mercato del 3DPrint, ed è certo che macchine come queste verranno utilizzate per la formazione di studenti, preparandoli ad interagire con macchinari di ricerca simili ma più complessi. Ancora una volta la stampa 3d si dimostra il catalizzatore evolutivo per innumerevoli settori.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.