JuicyPrint: la stampante 3D che utilizza solo succo di frutta, batteri e luce potrebbe avere benefici enormi all’interno della medicina
Abbiamo visto un sacco di idee uniche innovative a volte folli emergere all’interno della stampa 3D . Quando si parla di stampa 3D, non facciamo più riferimento aimezzi tradizionali di produzione di additivi.
Questa settimana al Maker Faire Elephant & Castle Mini presso il London College of Communication, un uomo di nome Ilya Levantis ha messo in mostra una stampante 3D diversa da qualsiasi cosa abbiamo mai visto o immaginato fino ad ora.
JuicyPrint è il suo nome, e la stampa di cellulosa da batteri è la sua caratteristica.
JuicyPrint funziona utilizzando batteri chiamati Gluconacetobacter hansenii, geneticamente modificati che producono cellulosa da varie sostanze, tra cui succhi di frutta, aceto, tè, rifiuti birra e altri liquidi.
Cellulosa batterica
I ricercatori della London Biohackspace, guidati da Levantis, hanno creato una versione geneticamente modificata di questo particolare ceppo di batteri. La produzione di cellulosa da parte di questi batteri è in grado di essere attivata e disattivata con la luce.
Il modo in cui il sistema di stampa funziona è molto simile alla resina delle stampanti 3D come Formlabs ‘Form1 +.
Queste stampanti 3D utilizzano resine polimeriche liquide, che vengono poi indurite con esposizopme alla luceultravioletta.
Per costruire un oggetto, lo strato superiore della resina è colpito con un laser o con un proiettore DLP, e questo processo viene ripetuto, strato per strato finché l’oggetto finale è concluso.
Print Juicy utilizza la stessa metodologia, ma piuttosto che utilizzare un polimero artificiale come elemento primario, utilizza un biopolimero naturale in forma di cellulosa batterica.
La cellulosa batterica, come quello prodotto da questo batterio geneticamente modificati, è una sostanza estremamente pura, biocompatibile e molto resistente.
Gli usi per questo materiale sono davvero infinite.
Può essere utilizzato in egli creazione di tessuti umani, nonché nella rigenerazione di organi malati. È anche in grado di essere utilizzata per la fabbricazione di vasi sanguigni artificiali, nei casi in cui le arterie intorno al cuore suiano induriti e ostruiti. La cellulosa batterica comporta un rischio molto più basso di coaguli di sangue rispetto aquello dei materiali sintetici attualmente in uso in chirurgia dei bypass.
Oltre ll’ambito medico,la cellulosa batterica è attualmente utilizzata nella produzione di carta extra forti , ed è statodimostrato che puo’ avere un effetto di riduzione del colesterolo quando inserita in alcuni prodotti alimentari. Altre ricerche stanno cercando di capire come possa essere utilizzato nel settore dell’elettronica.
Si prevede inoltre di lasciare questo innovativosistema di stampa 3D come una tecnologia open source, permettendo ad altri di costruire l’idea, di apportare miglioramenti e si spera di creare un processo ‘innovativo per questo metodo incredibile dibiohacking.
Via: http://3dprint.com…