Iris van Herpen è un designer di 33 anni, nato nei Paesi Bassi, di cui abbiamo già parlato in vari articoli che è diventato un pioniere nel settore della moda, utilizzando la stampa 3D e altre tecnologie innovative per creare i suoi disegni. La sua ultima collezione, “Ludi Naturae”, trae ispirazione come dice il nome dalla natura. In particolare una natura vista dall’alto come ha spiegato il designe che si è ispirato agli schemi del caos e della struttura delle cose naturali.
Il risultato è una collezione di abiti fluenti; tute aderenti alla pelle e pezzi elaborati. I capi hanno affascinato il pubblico della Galerie de Minérologie et de Géologie con i loro tessuti eterei e le loro texture ondulate che mentre modelle scendevano lungo la passerella le facevano quasi galleggiare.
Il pezzo di apertura , chiamato “Foliage Dress”, è un capo corto e dorato che è stato creato utilizzando la tecnologia di stampa 3D Polyjet ed è stato creato utilizzando un nuovo metodo di stampa 3D ibrido messo a punto da van Herpen in collaborazione con un team di scienziati della Delft University of Technology (TU Delft) nei Paesi Bassi combinando plastica stampata in 3D con tessuti naturali.
In particolare, il team ha utilizzato la tecnologia di stampa 3D Polyjet multimateriale per stampare strutture in resina sintetica su un pezzo di tulle trasparente (con uno spessore di soli 0,8 mm). Il processo di stampa multi-materiale, che deposita gocce di resina che vengono poi trattate con luce UV, ha permesso al progettista di creare sottili variazioni nel colore e nella trasparenza del materiale semplicemente intrecciando diverse gocce di materiale.
Il tulle offre un grande livello di morbidezza sia in termini di sensazione che di look e per adattarsi alle dimensioni ridotte della stampante 3D, è stato diviso in pezzi da 300 x 300 mm, che sono stati poi accuratamente assemblati nella forma dell’abito finale. L’abito ha richiesto oltre 260 ore di stampa e 60 ore di lavoro manuale per essere completato.
“Non dimenticare come la natura ingegnerizzata è, di per sé. Penso che noi umani non ci avviciniamo nemmeno all’intelligenza nella natura. È divertente come la gente pensi che la natura sia semplice e la tecnologia sia complessa, è il contrario; la tecnologia è semplice e la natura è complessa. ” è il commento del giovane designer
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