L’utilizzo della stampa 3D in ambito medico sta prendendo sempre piu’ campo e ultimamente sta emergendo un nuovo e promettente modo per i cardiologi di trattare i pazienti con cardiopatia congenita (CHD)
Ogni 1.000 persone nate, circa 9 di loro sono suscettibili a sviluppare CHD in una forma o nell’altra, ad un certo punto della vita. Le scoperte mediche hanno fatto in modo che il tasso di sopravvivenza e di recupero per questi individui sia già relativamente alto e ancora in aumento anche per i casi più complessi. Tuttavia, questi pazienti sono ancora suscettibili di affrontare molti altri ostacoli e problemi di salute tra cui il rischio di morbilità a lungo termine, reintervento, durata del ricovero in ospedale, esiti dello sviluppo neurologico e altro ancora.
C’è ancora molta strada da fare quindi per il trattamento di CHD, e la stampa 3D potrebbe svolgere un ruolo importante in futuro. La tecnologia ha già influenzato decine di altri campi medici specialistici in modi rivoluzionari., dalle protesi spinali stampate in 3D che sono diventate sempre più comuni in ortopedia, alle guide chirurgiche per migliorare il successo nelle procedure ad alto rischio così come la bio-stampa 3D ha un enorme potenziale per la rigenerazione dei tessuti, la guarigione delle ferite e persino in futuro per lo sviluppo di organi sostitutivi
L’uso di guide chirurgiche stampate in 3D è forse l’area di crescita più promettente per la cardiologia. Modelli cardiovascolari stampati in 3D, basati su scansioni TC o altri tipi di immagini 3D, sono in grado di imitare l’esatta struttura del sistema cardiovascolare di un paziente e questo è utile per i chirurghi nel processo di pianificazione di un’operazione. I tempi operativi potrebbero essere significativamente ridotti, così come le possibilità di complicazioni. Queste guide sono anche utili per scopi comunicativi, facilitando le discussioni tra specialisti e contribuendo a fornire ai pazienti e ai caregivers una migliore comprensione del processo patologico, dei rischi, dei benefici e delle alternative.
In termini di formazione l’uso della tecnologia di stampa 3D può portare a un passaggio educativo da un modello di apprendistato a un metodo di apprendimento basato su modelli 3D in grado di ridurre la curva di apprendimento per i tirocinanti cardiaci in tre modi cruciali, aiutandoli a a comprendere le complesse strutture cardiovascolari, fornendo esperienze di simulazione ad alta fedeltà e consentendo una maggiore esposizione a casi rari.