Anche quest’anno il MECSPE di parma non manca di stupire per la quantità e soprattutto la qualità delle proposte presentate dai vari attori nel campo dell’Additive Manufacturing concentrata nel Padiglione 6.Stampa3dstore è andata ad incontrare gli attori principali e a cercare di capire come si sta evolvendo questo mercato in Italia.
Dai marchi piu blasonati come HP (alla sua prima partecipazione in Fiera, entrata da poco, ma in grande stile in questo settore) , Stratasys, DWS ai grandi distributori nazionali quali Seltec e 3DZ che non hanno certo bisogno di presentazione, fino alle aziende italiane, presenti ormai da diversi anni: ormai vere e proprie teste di punta nel settore della stampa 3D. Le nuove proposte quindi non mancano .., vediamole insieme.

Hp il gigante statunitense, presenta la sua nuova piattaforma dedicata alla produzione , l’HP JET FUSION 3D Printing Solution nelle due declinazioni 4200/3200 (ne avevamo gia parlato in vari articoli) . L’approccio è talmente innovativo che le dedicheremo un articolo a parte (lo pubblicheremo a giorni con l’intervista a Davide Ferrulli, il nuovo Enterprises Sales Manager per Hp Italia che abbiamo incontrato allo stand) . Hp promette di rivoluzionare il panorama industriale cambiando il paradigma stesso di produzione.
Il sistema HP permette infatti la creazione di parti finali in tempi certi ed ad costi dimezzati, con una finitura degli oggetti a dire poco sbalorditiva . L’imponente stand permette di toccare con mano la qualità dei prodotti. Anche se entrata da poco, l’azienda americana punta sulla esperienza quandagnata negli anni nella stampa bidimensionale per sparigliare le carte e subentrare da leaer in questo settore
Poco lontano alloo stand della WASP ,incontro Nicola Schiavarelli, che presenta la nuova linea Industrial messa a punto dall’azienda che rappresenta. In particolare la nuova WASP 20×40 turbo (che sarà commercializzata in futuro) con doppio estrusore vasculante che con il suo movimento stesso consente il cambio ugello garantendo una produzione continua dell’oggetto senza fermo macchina, anche con l’uso supporti solubili.

La WASP 40×70 industrial si presenta invece con una struttura rinnovata, nuovo sistema di scorrimento a pattini con molle a trazione che migliorano sensibilmente la fluidità e precisione dei movimenti, estrusore Spitfire che consente l’estrusione di quantità maggiori di materiale senza perdere la finitura, schermatura acustica e camera completamente chiusa e filtro dei fumi. Uno sportello inferiore posto sotto il piano riscaldato (che raggiunge i 130 c°) permette l’alloggiamento e conservazione a lungo tempo delle bobine in ambiente perfettamente asciutto.
WASP Delta 3MT, un mostro nelle dimensioni ma con una estetica elegante, puo’ montare sia estrusore convenzionale che a pellet (per grandi volumi); offre una grande precisione considerata la scala , un accesso a doppia porta scorrevole alla camera schermata sia dal punto di visto termico che acustico, che permette di mantenere all’interno una temperatura di esercizio stabile per l’oggetto in costruzione ,che puo raggiungere le dimensioni di 100 cm di diametro per 120 cm di altezza. Completamente smontabile con struttura reticolare e pannelli di irrigidimento/schermatura, è facilmente trasportabile e puo’ essere montata in poche ore da sole due persone. Il costo (da indiscrezioni) dovrebbe aggirarsi attorno ai 20.000 €

VGER, una startup Bolognese, che si occupa di principalmente di scansione 3D ad alta precisione nonchè di produzione di scanner e soluzioni software personalizzate per Quality Control, Reverse Engineering, Software di Scanner .Gabriele Cannella ci presenta un sistema di scansione messo a punto dalla sua azienda, denominato SCAN RIDER , che consente l’adattabilità del sistema di scansione in base all’oggetto da rilevare (da una statuetta ad un gioello, con precisione attorno ai 30 micron , base ruotante e sistema di binari che permette la collocazione della camera a distanza variabile dall’oggetto). Il loro sistema permette l’acquisizione automatica del modello (una volta posizionato sul piatto) in pochi passaggi dell’operatore e le applicazioni possibili sono tantissime. V-GER fornisce servizi di consulenza, prototipazione e sviluppo di componenti nel settore delle scansioni e modellazioni tridimensionali di oggetti e persone per scopi industriali, architettonico-culturali, biomedicali e creativi.
Un altro stand degno di interesse e KLONER3D dove un appassionato Maximilian Turchi ci spiega le innovazioni messe punto dal comparto R&S della sua azienda che pur essendo attiva da pochi anni è gia in ottima posizione nel mercato nazionale (opera a Firenze) , lavora in partnership con Autodesk e punta a soluzioni avanzate sia nell’ambito della tecnologia FDM per la produzione industriale, che per l’educational e in fine per il mercato consumer.
Tra le sue proposte degno di nota oltre ai suoi modelli commerciali FDM (dalla KLONER3DKIDS piccolo formato ultrasicura pensata per i bambini fino ai modelli superiori come la KLONER3D® 500 pensata per l’industria) e sicuramente il sistema modulare nelle tre direzioni che permette l’assemblaggio di moduli di stampa sia in senso orizzontale che in altezza, compresi estrusori aggiuntivi aumentando a piacere l’area di stampa senza compromettere la qualità della plastica stampata (le stampe troppo veloci tendono infatti a comprometterne le caratteristiche di resistenza). Un sistema di magazzini mobili in studio consente inoltre di superare il limite della rimozione manuale dell’oggetto stampa in 3D entrando in una logica di produzione continua, che sicuramente sarà molto appetibile per l’industria. Interessante anche la macchina DLP messa a punto dall’azienda che comprende tutti i 3 cicli produttivi (creazione in resina curata a luce, lavaggio ad ultasuoni, indurimento con raggi UV) in una unica macchina per altro molto ben curata nei dettagli estetici, che potrebbe rappresentare la soluzione ideale per molti studi dentistici che non vedono di buon occhio , il sistema di post-produzione legato alle protesi o guide chirurgiche realizzate con questa tecnologia, nei loro studi.
A pochi passi lo stand di Kentstrapper , un’altra azienda fiorentina presente ormai da molti anni che dopo essere stata acquisita l’anno scorso da un gruppo industriale ha deciso di rientrare in possesso della sua azienda tornando alla produzione diretta dei suoi prodotti e concentrandosi sulla qualità.

La sua Stampante 3d Verve offre ormai tutte le utiliti di maggior uso dall’auto livellamento, al sensore di fine filo, al sistema di ripristino in caso di black-out elettrico oltre ad una ottima qualità di finitura nella stampa . L’azienda punta molto sul carattere familiare e si concentra sull’offerta di assistenza gratuita e remota ai suoi clienti che sono per lo piu’ aziende di medie dimensioni
Continuando all’interno incontriamo Sara Rinoldi , ingegnere responsabile per l’Italia di Protolabs che illustra le caratteristiche della sua azienda (multinazionale con casa madre in USA, ma operante anche in Europa e Giappone) unica in Italia a offrire soluzioni di stampa 3D Lavorazione CNC e stampaggio ad iniezione on-demand anche per quantitativi minimi e con preventivazione online.
La loro piattaforma software permette infatti la verifica online dell’oggetto che il sistema produttivo deve prendersi in carico e fornisce rapidamente al cliente un preventivo definitivo la dove la complessità dell’oggetto non necessiti dell’intervento di un operatore specializzato, che in questo caso realizza una quotazione ad hoc, in poche ore, valutandone tutte le criticità. La forza di Protolabs risiede nella velocità di fornitura (da 1 a 15 giorni per produzioni da 25 a 15000 pezzi) e dall’impianto produttivo e logistico di cui è dotata.
Vicino a loro, allo stand Olivetti, Jacopo D’auria ci racconta di come la sua azienda il cui nome non necessita di presentazioni, abbia imboccato la via dell’additive Manifacturing in una partnership con Gimax3d finalizzato allo sviluppo e commercializzazione di soluzioni per la stampa 3D. Attualmente l’azienda si sta concentrando nel settore Educational, grazie al suo prodotto Desktop e agli accordi di distribuzione presi inizialmente in Lazio, con oltre 200 strutture scolastiche.
Olivetti ovviamente punta ad estendere il suo operato su tutto il territorio nazionale. La sua macchina presenta caratteristiche di sicurezza , che permettono di operare in tranquillità sia agli studenti che agli insegnanti. La strategia di Olivetti non è solo quella di commercializzare le sue stampanti ma di lavorare nella formazione degli operatori scolastici in una logica cooperativa grazie al cloud, messo disposizione per tutte le strutture che utilizzano le sue macchine, che punta a diventare una vera e propria piattaforma collaborativa-formativa per le scuole italiane
Insomma dall’industria all’educational alla produzione on-demand il MECSPE di Parma anche quest’anno ha portato alla ribalta proposte innovative di cui con molta probabilità sentiremo ancora a lungo parlare. La rivoluzione 4.0 è appena agli inizi .
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