La Lombardia investe 600 milioni per mettere alla prova il futuro artigiano con la stampa 3d.
Una legge della Regione Lombardia, prossima all’approvazione, sta per far confluire verso la “manifattura innovativa” 600 milioni di euro derivanti dai fondi europei.
Si potrà quindi capire se l’artigianato sia destinato a rimanere un valore di nicchia o invece diventare ,come sarebbe auspicabile e riconducibile alle nostre tradizioni storiche una fonte di occupazione.
Il progetto di legge regionale (n.0248), “Manifattura diffusa 4.0”, arriva in aula il 14 settembre, dopo aver concluso il percorso delle commissioni consiliari.
Attualmente è in una forma di bozza che non dovrebbe subire troppe variazioni. . Tra i punti principali ci sono la formazione, l’accesso agevolato al credito, gli incentivi agli acquisti di strumenti come le stampanti 3D, la messa a disposizione di spazi pubblici per gli artigiani stessi e agevolazioni fiscali per 5 anni.
Per il movimento dei maker, gli artigiani digitali di nuova generazione, arriva il momento della verità. Una legge della Regione Lombardia, prossima all’approvazione, sta per far confluire verso la “manifattura innovativa” 600 milioni di euro derivanti dai fondi europei. Si potrà quindi capire se il “valore artigiano” possa davvero andare oltre la nicchia e diventare una fonte reale di occupazione.
Il progetto di legge regionale (n.0248), “Manifattura diffusa 4.0”, arriverà in aula il 14 settembre è anche se ancora formalmente in bozza che non dovrebbe subire troppe variazioni.
Tra i punti principali ci sono gli incentivi agli acquisti di strumenti come le stampanti 3D, la formazione, l’accesso al credito, la messa a disposizione di spazi per gli artigiani e varie agevolazioni fiscali per 5 anni.
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