All’ospedale Princess Alexandra di Brisbane ,Australia, con un’operazione ritenuta la prima al mondo del suo genere, Reuben Lichter, ha ricevuto un osso a treccia stampato in 3D per ripristinare l’osso disintegrato nella gamba destra. La procedura è stata completata in una serie di cinque operazioni. La tibia sostitutiva è stata modellata da una squadra della Queensland University of Technology (QUT) e poi stampata in 3D a Singapore.
L’osso nella gamba destra di Lichter aveva iniziato a causare un dolore immenso all’inizio di quest’anno a causa di una forte osteomielite, una malattia batterica che la aveva infettata obbligando il team medico a prevederne l’amputazione per salvargli la vita. Lichter ha spiegato che la squadra chirurgica aveva proposto due opzioni; una amputazione fino al di sopra del ginocchio o provare una metodologia sperimentale tutta da testare. Pensando al giovane figlio e alla possibilità di poterci ancora giocare insieme, la sua scelta è caduta sulla seconda ipotesi.

Il dottor Michael Wagels è stato il primo chirurgo della procedura al PAH che ha lavorato a stretto contatto con i ricercatori della QUT, un team pionieristico nel trattamento medico 3D in Australia.
Per sostituire completamente l’osso della tibia, il dottor Wagels e i suoi collaboratori hanno realizzato una specie di impalcatura di sostegno atta ad incoraggiare la ricrescita delle cellule ossee del corpo,costituito da un polimero stampato in 3D: per garantire una maggiore integrazione nel corpo, la squadra ha introdotto tessuti e vasi sanguigni nell’impianto asportati da entrambe le gambe.
Due settimane fa, Lichter ha finito l’ultima operazione delle cinque che sono state necessarie per aggiungere l’osso sintetico al suo corpo, in una operazione durata 14 ore. Lichter ha risposto molto bene all’operazione ed i medici pensano che tra 18 mesi possa camminare di nuovo.

In futuro, la stampa 3D è destinata a diventare sempre di piu’ uno standard per trattamenti personalizzati di questo tipo, con la fabbricazione eseguita direttamente in ospedale
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