
Bio-based PA. È questo il nome del primo materiale bio-based ad alte performance per la stampa
3D che sarà protagonista del prossimo Formnext 2022. Questo tecnopolimero originato da fonti
rinnovabili è il primo risultato dell’intensa ricerca per lo sviluppo di super materiali del futuro da
parte di Roboze, azienda specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni di stampa 3D
industriali per la sostituzione dei metalli, ed è stato prodotto con una matrice a base biologica
rinforzata con fibre naturali.
La sostenibilità è il presupposto necessario per un progresso duraturo per le persone ed il pianeta;
investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni diversificate che possano soddisfare le varie fasi
di sviluppo e produzione dei beni, è tra le scelte strategiche per ottenere risposte e proporre
azioni correttive ai metodi e modelli di business attuali.
Ne è convinta Roboze, Tech Company specializzata nella stampa 3D industriale dedicata alla sostituzione dei metalli con materiali polimerici e compositi ad alte performance. La società ha sviluppato una tecnologia che porta la produzione additiva alla pari dei metodi convenzionali realizzando il primo obiettivo dell’azienda, ovvero abilitare un nuovo modello produttivo fondato sulla distribuzione di micro-fabbriche nel mondo utilizzatrici della tecnologia Production di Roboze. Il modello porta vantaggi economici, sociali e di tipo ambientale, data la riduzione dei trasporti risultanti dalla produzione in loco on demand.
L’aveva annunciato poche settimane fa, con l’avvio dei lavori per l’apertura di un centro di ricerca
d’avanguardia dedicato alla ricerca e sviluppo di super materiali che possano accelerare la
transizione ad una manifattura sostenibile. Al Formnext 2022, fiera internazionale con sede a
Francoforte sul Meno, Germania, focalizzata sulla produzione industriale intelligente, presenterà
nella hall11 allo stand C21, il primo risultato di questo impegno: la Bio-based PA, poliammide per
stampa 3D ad alte performance proveniente da una matrice rinforzata con fibre naturali a base
biologica.
“La Bio-based PA nasce dalla combinazione dell’impegno di Roboze di sviluppare prodotti
ecosostenibili ad alte performance, con la creatività e competenze tecnologiche del team di R&S”
spiega Dr. Simone Musso, PhD, Head of Materials Science, responsabile nel dirigere l’attività di
ricerca e sviluppo dei nuovi materiali in Roboze.
La Bio-based PA di Roboze offre ottime prestazioni in termini di bassa igroscopicità, ottima
ritenzione delle proprietà meccaniche dopo l’assorbimento dell’acqua, ed eccellente stabilità
dimensionale. Inoltre, le parti stampate esibiscono un eccellente aspetto superficiale di colore
nero lucido.
Con le stesse specifiche e prestazioni, ma con un’emissione di CO2 inferiore del 60% rispetto a una
PA a base petrolio rinforzata con fibra di carbonio, questa nuova PA consentirà alle aziende
manifatturiere di avvicinarsi ai propri obiettivi di sostenibilità e di contribuire a un futuro positivo
per il pianeta.
Inoltre, anche il processo di stampa 3D contribuisce alla riduzione delle emissioni in quanto la
produzione di componenti con la Roboze Bio-based PA, come jigs&fixtures, può avvenire in
camera fredda e con una riduzione delle temperature di estrusione.
In ultima analisi, ma non per importanza, la Bio-based PA di Roboze è totalmente riciclabile perché
sia la carica sia il polimero sono a base naturale e biologica e quindi riciclabili.
“In Roboze vogliamo rivoluzionare il mondo della manifattura, ma con un occhio di riguardo per
l’ambiente” conclude Dr. Musso.