Skyrora, un produttore di missili privato con sede a Edimburgo, ha sviluppato quella che sostiene essere la più grande stampante 3D ibrida in Europa.
Pronta a iniziare la produzione nel secondo trimestre del 2022, la prossima stampante 3D Skyprint 2 dell’azienda verrà utilizzata per produrre parti di motori a razzo di grande formato fino a 2,3 m di lunghezza per i veicoli di lancio satellitare di Skyrora. La macchina è costruita sulla Skyprint 1 precedentemente sviluppata e presenterà sia la stampa 3D in metallo che la tradizionale funzionalità di fresatura CNC nello stesso spazio di lavoro.
Secondo Skyrora, Skyprint 2 ridurrà drasticamente la complessità del processo, riducendo i costi di produzione e i tempi di stampa di circa il 30% rispetto ad altre stampanti 3D in metallo.
Volodymyr Levykin, fondatore e CEO di Skyrora, ha dichiarato: “Skyprint 2 rafforza le nostre ambizioni non solo di essere la prima azienda a lanciare dal suolo britannico, ma anche di farlo nel modo più sostenibile possibile. Assumendo un maggiore controllo del processo di progettazione e produzione delle nostre parti utilizzando la nostra tecnologia di stampa 3D leader del settore su misura, stiamo facendo un altro passo cruciale più vicino all’offerta di un significativo servizio spaziale dal nostro suolo.
Fondata nel 2017, Skyrora mira a essere la principale compagnia di lancio spaziale nel Regno Unito. Mirando principalmente al crescente mercato dei piccoli satelliti, l’azienda utilizza una combinazione di produzione additiva e convenzionale per produrre i propri razzi. La società ha ora più di 150 dipendenti in tutta Europa e spera di essere la prima a lanciarsi da uno spazioporto del Regno Unito entro il 2022.
Nel 2019, Skyrora ha annunciato l’apertura di un nuovo impianto di prova motori in Scozia. Da allora la struttura è stata utilizzata per completare test di combustione e gimbal per i suoi razzi.
All’inizio di quest’anno, l’azienda ha anche completato con successo le prove del terzo stadio del suo razzo Skyrora XL. Il veicolo di lancio è progettato per essere in grado di riaccendere i motori circa 15 volte una volta in orbita. Sarà utilizzato per completare compiti come agire come rimorchiatore spaziale o deorbitare satelliti defunti.
Più di recente, nell’ottobre 2021, Skyrora ha annunciato un accordo multi-lancio con lo spazioporto SaxaVord. L’accordo consentirà alla società di completare 16 lanci all’anno entro il 2030.