La stampa 3D, negli ultimi anni sta aprendo diverse possibilità nel campo dell’architettura: ne abbiamo parlato piu’ volte nei nostri articoli, come nel caso degli edifici ad “Impronta Ecologica zero“ realizzati in Olanda cosi come del celebre Joris, il primo Ponte ad Amsterdam stampato in 3D sul posto da robot, agli edifici avveniristici di Dubai, alle sperimentazioni di WASP con la sua BigDelta e all’architettura sostenibile dell’innovatore Enrico Dini e potremmo ancora andare avanti .
Un altro aspetto importante che comincia adesso ad essere valutato è quello della costruzione in verticale con l’utilizzo della stampa 3D che potrebbe fornire un nuovo modo di progettare e realizzare strutture complesse di ispirazione organica ottimizzandone le metodologie di costruzione.
La società Arconic ha una visione del futuro molto spinta soprattutto per quello che riguarda la scienza dei materiali e recentemente ha proposto un nuovo concetto per un grattacielo denominato Jetsons, che strizza l’occhio al famosissimo Grattacielo Illinois di 1 miglio progettato da Frank Lloyd Wright nel 1956, ma utilizzando le moderne tecnologie sviluppa per 3 la sua altezza arrivando alla incredibile altezza di tre miglia
Il grattacielo “Jetsons“, integra tecnologie innovative ed è stato concepito dai tecnici aziendali in collaborazione con creativi decisamente visionari ed è organizzato su 3 punti di interesse principali :
- facciate organiche a base di materiali stampati in 3D ;
- tecnologia di rivestimento attiva autopulente;
- tecnologia di inquadratura protettiva ad alta efficienza energetica.
Focalizzando l’attenzione su queste aree chiave, e lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie per realizzarli, la società è fiduciosa che il suo concetto architettonico, e nel caso specifico il grattacielo di 3 Miglia, possa diventare una realtà. Sherri McCleary, scienziato dei materiali in capo a Arconic, spiega che la stampa 3D può essere sfruttata per creare strutture molto forti, capaci di resistere ad una gamma di climi e venti estremi, e la creazione di materiali idonei ad essere stampati con queste caratteristiche è una delle priorita su cui si muove l’azienda, unita alla necessità di dare sempre più opzioni disponibili per progettisti e architetti
McCleary sottolinea l’importanza di rivestimenti per edilizia autopulenti,chiamati EcoClean, che riescono anche a purificare l’aria che circonda la struttura oltre a fornire una serie di vantaggi in termini di estetica, di manutenzione e ovviamente di impatto ambientale. EcoClean riduce le sostanze inquinanti nell’aria intorno all’edificio attraverso l’interazione tra sostanze chimiche nel materiale e la luce e vapore acqueo dall’ambiente che permette il rilascio di atomi radicali liberi, che abbattono gli inquinanti

Infine latecnologia di inquadratura protettiva ad alta efficienza energetica, riguarda le finestre. L’azienda ha ideato una nuova struttura chiamata Bloomframe, che è sostanzialmente costituita da una finestra motorizzato che si può convertire in un balcone aperto in meno di un minuto ed offre evidenti vantaggi in termini di prestazioni termiche oltre a permettere una vera e propria “trasformazione” dell’edificio
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