
MIT sta collaborando con Native Shoes, un’azienda calzaturiera con sede a Vancouver per sviluppare i nativi stampati liquidi. Utilizzando una rivoluzionaria tecnica di stampa 3D, le scarpe flessibili sono prodotte in una gomma liquida che ricorda la vernice nera. La tecnica di stampa 3D utilizza un bagno di gel trasparente a base d’acqua, in cui il materiale di gomma liquido viene disperso . Il modello rimane sospeso nel bagno di gel, consentendo di produrre le scarpe stampate in 3D in un unico pezzo.

Questo metodo di stampa 3D liquido consente la produzione di scarpe completamente personalizzabili senza strutture di supporto richieste. Native Shoes sta attualmente sviluppando la tecnologia in modo che i clienti possano scansionare i piedi attraverso un’app per smartphone o in negozio. Da lì, i dati acquisiti possono essere inviati direttamente al programma di stampa 3D liquido. In questo modo, l’azienda calzaturiera non deve preoccuparsi di inventario e prodotti in eccesso.

Il materiale flessibile e gommoso utilizzato per produrre le scarpe è parzialmente realizzato in etilene vinil acetato riciclato (EVA). In effetti, le scarpe possono essere realizzate con il 50% di EVA, rendendo questo metodo molto più sostenibile rispetto ai metodi tradizionali come lo stampaggio ad iniezione. Ogni paio di scarpe impiega circa due ore per emergere dal bagno liquido.
Sebbene non ci sia una data di rilascio per queste scarpe, la società le sta attualmente testando e prevede di apportare ulteriori miglioramenti al materiale.