Anche se è indubbio che la stampa 3D stia facendo enormi progressi nel settore della moda, la maggior parte degli oggetti 3D stampati non sono ancora pronti per essere indossati comodamente. La maggior parte risutano infatti troppo solidi e rigidi, a causa della loro composizione metallica o plastica. Ma se stampe 3D, anche quelle realizzate con materiali rigidi, potessero essere progettate con precisione per fornire un certo grado di flessibilità?
Le implicazioni sarebbero significativi per i vestiti stampati in 3D, per le scarpe e molto altro ancora. Ben Kromhout e Lukas Lambrichts, due studenti del Technologies for Concept Design (TfCD) presso la Delft University nei Paesi Bassi, hanno escogitato un nuovo metodo per materiali flessibili di stampa 3D.
Per produrre un materiale flessibile, ma robusto allo stesso tempo con una stampante 3D desktop domestica, gli studenti si sono stati inizialmente ispirati da un progetto di Instructables che dettagliava come creare legno a doppia curvatura e hanno cercato di replicare quel metodo per creare un materiale stampato in 3D flessibile. Per tradurre il modello in legno in un disegno da stampare in 3D, il team ha utilizzato Illustrator e SolidWorks, creando diversi prototipi di materiale flessibile a una scala variabile. Gli studenti hanno ricreato una texture simi al tessuto che garantisce flessibilità all’oggetto stampato che ha connotazione bidimensionale,grazie alla geometria e ai vuoti lasciati nel materiale che ne permettono la deformazione elastica.
L’esperimento ha prodotto alcuni risultati interessanti, ma le conclusioni sono per ora limitate a causa del piccolo numero di modelli stampati. Il duo è riuscito a dimostrare che potrebbe essere stampata un materiale flessibile anche in in PLA utilizzando una stampante 3D Desktop, ma la cosa funziona solo ad una certa scala , a casa della bassa definizione delle stampati domestiche che non riescono a lasciare interstizi troppo piccoli tra le geometrie il materiale
Gli studenti tuttavia sperano che la loro scoperta possa essere ripresa da altri, per ampliare in futuro le possibilità offerte dalla tecnologia di stampa 3D sui materiali
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