Dmitris Hatzis, è diventato la persona più giovane in grado di costruire un robot umanoide stampato in 3D e a grandezza naturale . La costruzione ,durata quasi un anno, ha permesso di realizzare un robot creato da Gael Langevin, uno scultore francese e modellista,per il progetto “InMoov“, che ha incoraggiato i progettisti a riferirsi ad un disegno e un set di istruzioni pecifico, per realizzare un robot che fosse replicabile su qualsiasi stampante di casa 3D con superficie 12x12x12cm”.
Anche se Langevin ha fornito il disegno il progetto non era affatto semplice. Solo sei responsabili (tra cui lo stesso Langevin) sono stati in grado di completare la sfida, e Dmitris Hatzis, è stato il più giovane tra due russi, un tedesco e un italiano che completavano il sestetto. Ci sono voluti 12 mesi di lavoro per stampare in 3D e montare le 475 parti, che complessivamente richiesto circa un chilometro di plastica ABS. Quando il lavoro è stato finalmente fatto, Hatzis chiamato la sua creazione “Troopy“.
Il progetto InMoov aveva un forte senso di comunità. ed i partecipanti anziche concorrere tra loro per finire prima, hanno comunicato tra di loro regolarmente al fine di condividere problematiche e buone pratiche per risolverli
Il Robot stampato in 3D da Hatzis ‘vanta una serie di caratteristiche impressionanti.
L’umanoide vanta movimenti indipendenti dell’occhio e della testa, e cinque gradi di libertà (DOF) in ogni braccio. Il robot può imitare i movimenti umani e di comunicare in un ottimo inglese . Hatzis prevede di continuare a lavorare su “Troopy“. “Ogni nuovo robot viene migliorato rispetto al precedente,” ha spiegato il giovane creatore. “Questo è il motivo per cui il robot non ha ancora raggiunto la sua forma finale, e forse non la vedrà mai, essendo costantemente migliorato e aggiornato.”
Le impressionanti capacità costruttive di Hatzis gli hanno fatto ricevere il primo premio al i2fest Industrial Informatics Festival di quest’anno, a Kavala.Anche la ambasciata americana ad Atene,si è congratulata con il l giovane per la sua realizzazione, osservando che “Dimitris ora appartiene a un piccolo gruppo di scienziati di tutto il mondo”
via: 3ders.org
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