Lo sviluppo delle penne per la stampa 3D che consentono agli utenti creare oggetti a mano libera è stato inizialmente rivolto ad artisti ed ai bambini da aziende come 3Doodler (con le sue penne 3d a filamento) o Future Make Technologies (con le sue penne 3D a resina fotosensibile)che hanno cercato di introdurre con questo strumento semplice ed economico le persone alla Stampa 3D. Queste penne 3D sono state create in diversi stili e con diversi livelli di capacità, ma quella che è stata creata da un gruppo di studenti presso l’Università di Tokyo è decisamente innovativa ed è stata utilizzata per creare un grande e complessa struttura architettonica a mano .
Il progetto, supervisionato dall’architetto giapponese e Università di Tokyo professore Kengo Kuma, ha utilizzato barre di filamenti termoplastici estrusi manualmente dagli studenti, aiutati e guidati da un sistema di tracciamento digitale che ha mantenuto intatto il disegno previsto .
Il team di studenti, ha seguito questa guida di tracciamento digitale con la penna stampa 3D, creando fisicamente la struttura e per riprodurre la corretta stabilità strutturale e forza del modello architettonico,e ciò che sembra eccitare questi studenti riguardo la penna stampa 3D è che questa permette di unire gusto e istinto umano come parte cruciale del processo di fabbricazione , cosa che generalmente manca nella tecnologia di stampa 3D.
Questo metodo è inoltre una scelta molto più conveniente per la produzione su larga scala, dal momento che non ha davvero molti confini per quanto riguarda un volume.La struttura cosi realizzate , destinata a durare circa nove mesi per l’installazione temporanea, può infatti essere facilmente rinforzata strutturalmente semplicemente aggiungendo più filamento nelle aree più deboli del modello.
“La tecnologia è stato tradizionalmente usato per automatizzare e sostituire il lavoro umano. Il problema con questo approccio è che non riesce a sfruttare l’intuizione umana durante la fabbricazione .Crediamo che il nostro approccio può colmare la dicotomia esistente tra la macchina e la produzione dall’uomo.” ha affermato uno degli studenti del team di sviluppo
Il piano successivo sarà quello di aprire questo processo di fabbricazione a il pubblico, consentendo ai visitatori di entrare e modificare ed estendere la struttura se stessi.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.