XJet riceve $ 25 milioni di dollari da Autodesk per sviluppare la sua nuova tecnologia con inchiostro metallico.A differenza del concetto di inkjet attualmente legato alla tecnologia PolyJet di Stratasys che funziona piu’ meno sullo stesso principio della stampa 2d ma aggiunge la terza dimensione (z) solidificando e colorando l’oggetto, layer dopo layer partendo un letto di polvere del materiale che puo’ essere gesso o polimerico, la tecnologia di XJet è completamente nuova e non si basa sulla polimerizzazione UV, su un agente legante, o su un laser.
XJet usa un inchiostro composto da nanoparticelle metalliche immerse in un liquido che viene deposto da testine piezo di stampa ad alte temperature (550 ° F / 300 ° C) , Questo causa l’evaporazione istantanea del liquido che circonda le nanoparticelle metalliche lasciando solo il metallo fuso legato insieme.
La tecnologia di XJet, non richiede il vuoto o un gas argon per poter funzionare ed è anche più sicura rispetto ad alcuni altri processi di stampa in metallo, come EBM o DMLS. Inoltre non richiede materiale in eccesso e lo spessore dello strato più fine possibile è inferiore a 2 micron, cosa fino ad oggi impossibile nella stampa 3D in metallo
L’azienda sostiene inoltre che questo processo di produzione additiva è cinque volte più veloce dei processi basati su laser e consente una precisione senza precedenti.
XJet ha già raccolto capitali per spingersi ancora più avanti Nel periodo tra il 2007-2011, l’azienda ha ricevuto 60 milioni di dollari e altri 22 milioni nel 2014 e adesso prevede altri 25 milioni da Autodesk per sviluppare il progetto e penetrare il settore manifatturiero in Cina
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